Il 6 dicembre, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo “innovativo” che mira a ridurre al minimo il contributo dell’UE alla deforestazione e a promuovere un consumo sostenibile delle risorse. Il Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR), regolamenterà sul mercato europeo la commercializzazione e/o l’esportazione di un primo elenco di prodotti e dei loro derivati come olio di palma, cacao, caffè, gomma, bestiame, legname, soia, carne bovina, prodotti in pelle o carta stampata, mobili, cosmetici o cioccolato.
Perché è necessario questo nuovo regolamento?
Virginijus Sinkevicius, Commissario UE per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca, descrive la decisione europea come la “prima legge al mondo per combattere la deforestazione globale”. Mentre nel decennio 2010-2020 si è registrata una diminuzione del tasso di perdita netta di foreste a 4,7 milioni di ettari all’anno, secondo il rapporto FAO “Global Forest Resources Assessment 2020”, il nostro pianeta ha perso 178 milioni di ettari di foreste dal 1990. Sì, questo equivale a un’area grande più o meno come la Libia.
“Nel momento in cui realizziamo la transizione verde nell’UE, vogliamo anche garantire che le nostre catene del valore diventino più sostenibili. La lotta alla deforestazione è un compito urgente per questa generazione e una grande eredità per la prossima”.
Virginijus Sinkevicius. Commissario UE per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca.
L’attuazione di azioni che contribuiscano alla riduzione della deforestazione in alcuni Paesi e all’aumento della superficie forestale in altri, nonché all’espansione naturale delle foreste, fa parte delle iniziative politiche che il Patto verde europeo sta gestendo per portare l’UE sulla strada di una transizione verde.
Per questo motivo, le nuove norme si concentrano sulla riduzione della perdita di biodiversità, sulle emissioni di gas serra e sul contributo alla conservazione degli habitat che oggi garantiscono il sostentamento di milioni di persone, afferma la Commissione europea.
Principali disposizioni del regolamento EUDR
Con l’entrata in vigore del regolamento, sia gli operatori economici che i commercianti dovranno iniziare a conformarsi alle norme entro diciotto mesi.
Le norme incluse nel regolamento comprendono:
- Destinazione dei prodotti: La produzione e l’esportazione di prodotti coperti dal Regolamento devono dimostrare di non aver contribuito alla deforestazione, essendo stati prodotti su terreni che non sono stati deforestati dopo il 31 dicembre 2020, e di essere conformi a tutte le leggi applicabili e pertinenti in vigore nel Paese di produzione.
- Tracciabilità: i dati relativi alle date di produzione, alla geolocalizzazione, alla latitudine e alla longitudine di tutti gli appezzamenti di terreno da cui provengono i prodotti elencati nel regolamento dovranno essere comprovati dagli “agenti” – le aziende che immettono i prodotti in questione sul mercato dell’UE o li esportano dal mercato dell’UE.
- Due diligence: gli operatori saranno obbligati a effettuare una valutazione preventiva dei rischi prima di introdurre o esportare i prodotti elencati nel regolamento e, di conseguenza, a mitigare eventuali rischi laddove questi non siano trascurabili.
- Sistema di rendicontazione centrale: gli operatori saranno responsabili attraverso un “sistema di rendicontazione centrale” in cui saranno registrate le dichiarazioni di diligenza e saranno accessibili alle autorità nazionali e doganali.
Cosa sta succedendo alla gomma?
I vantaggi offerti dall’utilizzo della gomma naturale in diversi segmenti di mercato grazie alla sua elevata resistenza e, allo stesso tempo, flessibilità e permeabilità, la rendono una materia prima essenziale con oltre un milione di tonnellate di consumo in Europa, principalmente per l’industria automobilistica, sebbene sia estesa ad altre linee di produzione come le gomme elastiche.
Perché è incluso nell’EUDR? Sebbene il consumo di gomma naturale nell’UE continui a crescere, essa non viene prodotta a livello nazionale, ma viene esportata integralmente dal Sud-Est asiatico e dall’Africa. Questa pratica ha avuto un impatto negativo sulla conservazione di questi hotspot della biodiversità globale. La sua regolamentazione, attraverso l’attuazione del Regolamento, mitigherà i danni della deforestazione o della conversione delle foreste naturali, il degrado degli ecosistemi e la perdita di biodiversità causati dall’estrazione della gomma naturale.
Quali azioni abbiamo messo in atto per contribuire alla cura e alla conservazione dell’ambiente?
Bandex è specializzata da oltre 40 anni nella produzione di elastici e naturale.
Utilizziamo materie prime di alta qualità e siamo guidati dal rispetto per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Accogliamo quindi con favore questa iniziativa legislativa e ci impegniamo a rispettare le norme previste dal regolamento per proteggere la biodiversità e arrestare il degrado forestale.
Fornitori e materie prime
In Bandex, la selezione dei fornitori e il controllo delle materie prime sono i presupposti per affrontare progetti con garanzie totali dall’inizio alla fine. Garantire che la loro importazione sia conforme alla legislazione vigente nel Paese di produzione iniziale, nonché prendersi cura delle piante e degli habitat da cui il prodotto viene estratto, è uno dei pilastri della nostra azienda.
Certificazione Rifiuti Zero
Nel 2018 la nostra azienda avvia una Strategia di Sostenibilità, con la ferma decisione di esercitare una leadership responsabile nella produzione di gomma elastica; abbiamo implementato un Sistema di Gestione dei Rifiuti, che ci ha portato a ottenere nel 2021 la certificazione “ZERO WASTE” da parte di Bureau Veritas.
Con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale generato dalla nostra attività, implementiamo una gestione responsabile in tutti i processi della nostra catena del valore per ridurre al minimo la generazione di rifiuti e garantire metodi di produzione e consumo sostenibili. Valorizziamo i diversi tipi di rifiuti prodotti per cercare di reintrodurli nel mercato ed evitare che vengano smaltiti in discarica. Di conseguenza, siamo impegnati nel consumo di materiali riciclati e di energie rinnovabili come l’energia solare termica.
Utilizzo di energie rinnovabili
L’installazione di pannelli solari fotovoltaici ci ha permesso non solo di generare parte dell’energia consumata nella nostra produzione industriale, ma anche di esternalizzare la generazione ad altre catene di consumo.
